sabato 23 maggio 2015

L'industria aeronautica italiana nel 1951

Grazie al Mutual Security Act firmato da Truman il 10 Ottobre del 1951, all'aviazione italiana fu possibile acquisire gratuitamente o a prezzo simbolico velivoli di produzione americana con cui svecchiare i reparti. L'industria aeronautica italiana, ovviamente, subì forti svantaggi da questa situazione, poiché venne posta sostanzialmente fuori mercato, e ciò approfondì il distacco, già abissale, dalle aziende americane. D'altra parte il divario era così vasto da non poter essere colmato autonomamente perciò si cercò di trarre tutti i vantaggi dall'operazione in modo da colmare quanto più possibile il gap accumulato. In un primo momento alle aziende italiane furono affidati lavori di manutenzione di primo livello. 
In seguito vennero coinvolte in modo determinante nella produzione su licenza di modelli stranieri. Il primo programma di questo tipo scattò all'inizio degli anni cinquanta:  Fiat, Aermacchi, IMAM e Alfa Romeo produssero su licenza il velivolo a getto britannico De Havilland Vampire. Il primo esemplare costruito in Italia volo nel 1951, in totale ne furono prodotti 200

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